La Gerusalemme liberata: poema, 第 1 巻G. Molini, 1818 |
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Alcandro alcun alfin allor altrui amor anco arda arde Argante armati arme Armida Aronte Asia audace avea Baldovin Boemondo campo cavalier ch'a ch'al ch'è ch'egli ch'in ch'io che'l ciel Circasso Clorinda consiglio d'alto desio destra destrier dolce duce Dudon Eustazio fero feroce ferro fiede Franchi fugge furor genti Gerusalemme Goffredo gran grida Guelfo guerra guerrier guisa indi intanto invitto Ismeno l'ajuto l'alma l'altro l'arme l'ira lieto loco LXVII LXXI LXXVI medesmo merto mille mira mortali morte mostra mura nemico notte novella occhi omai onor pagan Palestina parla passo pensier percosse periglio petto piaga piè pio Buglione ponno poscia pregio pria pugna puote Quinci quivi ragion regno Rinaldo sangue scudo sdegno seco secura sembiante serba signor sovra spada stuolo suon superbo Tancredi Torquato TORQUATO TASSO Tortosa tosto turba usbergo vede virtù volge volto volve XLVI XXXVI
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2 ページ - l vero condito in molli versi, I più schivi allettando ha persuaso: Così all'egro fanciul porgiamo aspersi Di soave licor gli orli del vaso; Succhi amari ingannato intanto ei beve, E dall'inganno suo vita riceve.
160 ページ - Con questi detti le smarrite menti Consola, e con sereno e lieto aspetto; Ma preme mille cure egre e dolenti, Altamente riposte in mezzo al petto. Come possa nutrir sì varie genti Pensa, fra la penuria e fra 'l difetto; Come all' armata in mar s' opponga, e come Gli Arabi predatori affreni e dome.
95 ページ - Qui mille immonde Arpie vedresti e mille Centauri e Sfingi e pallide Gorgoni, molte e molte latrar voraci Scille, e fischiar Idre e sibilar Pitoni, e vomitar Chimere atre faville, e Polifemi orrendi e Gerioni; e in novi mostri, e non più intesi o visti, diversi aspetti in un confusi e misti.
2 ページ - Elicona, ma su nel ciclo infra i beati cori hai di stelle immortali aurea corona, tu spira al petto mio celesti ardori, tu rischiara il mio canto, e tu perdona s'intesso fregi al ver, s'adorno in parte d'altri diletti, che de
180 ページ - ... 1 monte e la pianura. Quivi, da che il suo lume il sol ne porge in sin che poi la notte il mondo oscura, s'asside, e gli occhi verso il campo gira e co' pensieri suoi parla e sospira.
45 ページ - Ed oh mia sorte avventurosa a pieno! oh fortunati miei dolci martiri! s'impetrerò che giunto seno a seno l'anima mia ne la tua bocca spiri: e venendo tu meco a un tempo meno in me fuor mandi gli ultimi sospiri.
99 ページ - Sia destin ciò ch'io voglio: altri disperso sen vada errando; altri rimanga ucciso; altri, in cure d'amor lascive immerso, idol si faccia un dolce sguardo e un riso...
25 ページ - Il dì seguente, allor che aperte sono Del lucido oriente al sol le porte, Di trombe udissi e di tamburi un suono, Ond'al cammino ogni guerrier s' esorte. Non è sì grato ai caldi giorni il tuono Che speranza di pioggia al mondo appone, Come fu caro alle feroci genti L'altero suon de
194 ページ - O belle a gli occhi miei tende latine! Aura spira da voi che mi ricrea, E mi conforta pur che m'avvicine: Così a mia vita combattuta e rea Qualche onesto riposo il ciel destine, Come in voi solo il cerco, e solo parmi Che trovar pace io possa in mezzo a l'armi.
17 ページ - E ben nel volto suo la gente accorta legger potria: « Questi arde, e fuor di spene »; così vien sospiroso, e così porta basse le ciglia e di mestizia piene. Gli ottocento a cavallo, a cui fa scorta, lasciar le piagge di Campagna 74 amene, pompa maggior de la natura, ei colli che vagheggia il Tirren fertili e molli.