La Divina commedia di Dante Alighieri, con commento del prof. Giacomo Poletto, 第 2 巻Tournay, 1894 - 4 ページ |
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alcuni Alfieri notò allegato altra altrove Purg amore Angelo anime antichi Antipurgatorio Arno Beatrice bella Benvenuto Boezio buon Buti canto canz Canzon Catone cerchio Cesari ch'è chè chiaro Chiesa chiosa chiosatori cielo colla commento Conv cornice Cristo Dante desiderio dice dire divina Dizionario Dantesco dolce donna dritta Empireo Epist eterna frase gente Giuliani postill Inferno innanzi intendere L'Alfieri l'anima legge Lombardi luce luogo maraviglia Matelda mente mondo monte morte mostra occhi Ovidio Paradiso Paradiso Terrestre parla parole passo peccato Pietro Poema Poeta preghiere Purg Purgatorio quæ quod ragione santo Scartazzini scrive segg senso sente Sordello spiega Stazio Summ superbia terra terzina Tommaseo tosto umana uomo vedere vegga verso VIII Virgilio virtù vivo vuol XVII XVIII XXII XXIII XXIV XXIX XXVII XXVIII XXXI XXXIII
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379 ページ - E quella anima che tutte queste potenze comprende, e perfettissima di tutte l'altre, è l'anima umana, la quale con la nobilitade de la potenza ultima, cioè ragione, participa de la divina natura a guisa di sempiterna intelligenzia; però che l'anima è tanto in quella sovrana potenza nobilitata e dinudata da materia, che la divina luce, come in angelo, raggia in quella: e però è l'uomo divino animale da li filosofi chiamato.
85 ページ - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
470 ページ - Italia e, per ammenda, vittima fé di Curradino; e poi ripinse al ciel Tommaso, per ammenda. " Tempo vegg' io, non molto dopo ancoi, che tragge un altro Carlo fuor di Francia, per far conoscer meglio e sé e suoi.
51 ページ - Genti v' eran con occhi tardi e gravi, Di grande autorità ne' lor sembianti : Parlavan rado, con voci soavi.
376 ページ - Di che le creature intelligenti E tutte e sole furo e son dotate'. Or ti parrà, se tu quinci argomenti, L
27 ページ - È la radice tua da quegli aspetti Che la prima cagion non veggion tota! E voi, mortali, tenetevi stretti A giudicar; che noi, che Dio vedemo, Non conosciamo ancor tutti gli eletti. a Ed enne dolce cosi fatto scemo, Perché il ben nostro in questo ben s' affina , Che quel che vuole Dio e noi volemo.
144 ページ - Senza chiamare , e grida: l' mi sobbarco. Or ti fa lieta, che tu hai ben' onde: Tu ricca, tu con pace, tu con senno. S' io dico ver, 1
230 ページ - L' angel che venne in terra col decreto Della molt' anni lagrimata pace, Che aperse il ciel dal suo lungo divieto, Dinanzi a noi pareva sì verace Quivi intagliato in un atto soave, Che non sembiava imagine che tace. Giurato si saria ch' ei dicesse : Ave ; Perocchè ivi era immaginata quella, Che ad aprir l
654 ページ - Femmina sola, e pur testé formata, Non sofferse di star sotto alcun velo; Sotto...
715 ページ - O isplendor di viva luce eterna ! Chi pallido si fece sotto l'ombra Si di Parnaso, o bevve in sua cisterna, Che non paresse aver la mente ingombra Tentando a render te qual tu paresti Là dove armonizzando il ciel t'adombra, Quando nell'aere aperto ti solvesti?