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ORLANDO

FURIOSO

DIM.

LODOVICO

ARIOS TO.

TOMO PRIMO.

IN VENEZIA MDCCXCII

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APPRESSO GIUSEPPE ROSSI QU: BORTOLO

Con Licenza de' Superiori, e Privilegio.

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A Niccolò Ariofte Gentiluomo Ferrarefe Capitano, per Ercole I. Duca di Ferrara, della Cittadella di Reggio (1), e dalla Daria

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(1) Di quefta Carica foftenuta da Niccolò Ariofto, fi fa menzione nella infrafcritta Fede Battefimale. Li tre Scrittori antichi della Vita di Lodovico, Formari, Pigna, e Garafalo, non Capitano della Cittadella lo differo, ma Governatore di Reggio. Se il Capitano della Fortezza, e il Governo della Città erano a quel tempo un folo uffizio, avranno detto il vero, e quegli Scrittori chiamandole Governatore, e la fopraddetta Fede chiamandolo Capitano. E certo nondimeno, che per molta diligenza fatta ne' pubblici libri di Provigione (che così fono intitolati ) di quella Città, vengo afsicurato, che niuna memoria fi trova di Niccolò Ariofto, di cui parliamo (Nipote d'altro Niccolò che vi fu Capitano cinquant'anni avanti ) nè come Governa tore della Città, nè come Capitano della Fortezza, nè forto altro titolo ad ambidue gl impieghi comune. Anzi in quegli anni. quali l'Ariofto avrebbe dovuto occupar quelle Cariche, o alcuna d'effe, o precisamente dal 1472. fino al 1477. s'incontrano in que' Libri altri Soggetti, che le riempievano, cioè Uguccione Rangoni per un anno, e Antonio Sandeo per quattro. Ma perchè fa troppa autorità la Fede, che porteremo qui fotto (4),

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Malaguzzi Gentildonna Reggiana nacque nella Cafa materna (2) Lodovico Giovanni Ariofto, primo di cinque Fratelli, e di altrettante Sorelle (3) il giorno ottavo di Settembre dell' anno 1474. (4) Fin dalla fua prima adolefcen

za

e i pubblici Registri meritano ancor effi rifpetto, e piena credenza, bifogna dire, che le predette due Cariche foffero a quel tempo in due Soggetti divife, e che i Libri pubblici parlino de' Governatori non Capitani, e la Fede al contrario parli del Capitano non Governatore, e che falfamente però li tre Scrittori nominati di fopra abbiano detto P Ariosto Governatore, quando doveano chiamarlo Capirano. Vero è per altro, che in tut ti gli Uffizj, ne' quali di poi fu adoperaro Niccolò dal fuo Principe, come di Governa1. tore di Modena, di Commiffario della Romagnola, e di Giudice de' Savj di Ferrara, egli comparve uomo di toga, e non d'armi. (2) Si dice fall' autorità dell' infrafcritta Ifetizione (4), alla quale fi conformal opinione, che per antica tradizione è fempre corfa nella Città di Reggio; benchè il Fornari, il Garofalo il dicano nato nella Fortezza. (3) Ariofo nella Sat. 1. terz. 68., e 72., Sat. 3. terz. 6.

e

(4) Appreffo i Signori. Conti Malaguzzi di Reggio fi confervava, fono pochi anni, il Ritratto di Lodovico di antica mano, appè del quale fi leggevano le feguenti parole: Lu dovicus Arioftus Poeta præclariffimus, manu propria Caroli V. Imperatoris Mantuæ laureatus " natus Regii ex. Matre Daria Malagutia de Va leriis in Camera Media primi ordinis erga plateas anno 1474. die 8. Septemb. La Fede Battefimale giuftifica intorno al tempo la Ifcrizione. Die Jovis oltava Menfis Septemb. anno

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za diè pubblico faggio del fuo maravigliofo taJento col recitare in Ferrara nell' apertura degli ftudj un' Orazione latina da lui compofta, per li concetti, e per lo ftile ornatiffima (5) • Anzi dalla fua fanciullezza fece conofcere la inclinazione, e abilità fua nelle poetiche inven

zio

1474. Ludovicus Jo. fil. D. Nicolai de Arioftis Capitanei Cittadella Regii baptizatus per ven. Virum D. Gafparem de Ferris Cappellanum Ecclefiæ S. Joann. Bapt. Civitatis Regii, Compater Liunellus de Zobulis > Comater D. Apollonia

,

uxor Nicolai de Vianova, & Cappella nutrix (5) Girolamo Garofalo: Entrato appena negli anni dell' adolefcenza compofe, e recitò in pubblico un' Orazione latina a principio di ftudio, di casi bei concetti, e così ornata di ftile, che fu perciò da tutti fperata di lui una molto ftraordinaria riufcita. E prima avea detto lo fteffo Garofalo: Diede egli da fanciullo opera continuamente agli Studi delle lettere Latine con tanto profitto che fra gli altri di pari età non trovava, chi l'agguagliaffe; di che avuto notizia ( come avviene ) Tito Strozza uomo di molta letteratura, e negli ftudj di Poefia confumatiffimo, fentiva gran diletto d'udirlo, pigliandefi gran piacere d'efperimentarlo quafi fempre in queftioni intricate, e fottili, e di vederlo anco alle volte a contefa in materie di lettere con Ercole fuo Figliuolo, fanciullo corrifpondente a Lodovico di età, e di ftudj. E il Fornari aggiunfe, che per le tante lodi,

che

riportò l'Ariofto da quella fua Orazione, era egli noftrato dai Padri ai Figli per efempio da feguitarfi. E l'aggiunse il Fornari, perchè trovò notata la fteffa cofa nel Poemetto, che in morte di Lodovico compofe il Fratello di lui Gabriello, e che al Fornari, nel fuo paffaggio per Ferrara, fu dall' Autore comuni.

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