Discorsi storici e letterarii

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Giovanni Resnati, 1843 - 231 ページ
 

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156 ページ - Lei nel partir, lei nel tornar del sole chiama con voce stanca, e prega e plora, come usignuol cui '1 villan duro invole dal nido i figli non pennuti ancora, che in miserabil canto afflitte e sole piange le notti, e n'empie i boschi e l'òra15.
123 ページ - ... pietrosa tana assalita abbia, sta sopra i figli con incerto core, e freme in suono di pietà e di rabbia...
164 ページ - Aura spira da voi che mi ricrea e mi conforta pur che m'avicine; così a mia vita combattuta e rea qualche onesto riposo il Ciel destine, come in voi solo il cerco, e solo parmi che trovar pace io possa in mezzo a l'armi.
153 ページ - O Musa, tu, che di caduchi allori Non circondi la fronte in Elicona, Ma su nel cielo infra i beati cori Hai di stelle immortali aurea corona, Tu spira al petto mio celesti ardori, Tu rischiara il mio canto, e tu perdona S'intesso fregi al ver, s'adorno in parte D'altri diletti, che de
143 ページ - Allor se cominciamo e cridi a odire, e l'orribil strider delle ritorte; il mar cominciò negro ad apparire, e lui e il celo avean color di morte; grandine e pioggia comincia a venire, or questo vento or quel si fa più forte; qua par che l'unda al cel vada di sopra, là che la terra al fondo se discopra.
169 ページ - Colà s'invia l'esercito canoro E ne suonan le valli ime e profonde E gli alti colli e le spelonche loro, E da ben mille parti Eco risponde; E quasi par che boscareccio coro Fra quegli antri si celi e in quelle fronde; Sì chiaramente replicar s'udia Or di Cristo il gran nome, or di Maria. 12. D'in su le mura ad ammirar fra tanto Cheti si stanno e attoniti i Pagani Que' tardi avvolgimenti e l'umil canto, E l'insolite pompe ei riti estrani.
161 ページ - Penso — risponde — a la città del regno di Giudea antichissima regina, che vinta or cade, e indarno esser sostegno 10 procurai de la fatai ruina, e ch'è poca vendetta al mio disdegno 11 capo tuo che '1 Ciclo or mi destina.
138 ページ - Nelle sue opere l'odio del vizio non è ostentato; libera la sua satira da ogni amarezza. Egli parla delle colpe , e ride delle follie, non come austero censore in collera col genere umano , ma come faceto e benevolo osservatore della umana natura. Tal era infatti l' indole dell' Ariosto. Era filosofo, ma di sapienza amabile e pratica; e ne...
123 ページ - La verginella è simile alla rosa, ch'in bel giardin su la nativa spina mentre sola e sicura si riposa, né gregge né pastor se le...
125 ページ - Se avermi dato onde ogni quattro mesi ho venticinque scudi, né sì fermi che molte volte non mi sien contesi...

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