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Vallerano (Fundus). XIX, 304.
Van de Vivere. XXIII, 176.
Vangiarola. XI, 268.
Varano (Costanza). XIII, 476.
Variani (Orti). XXV, 70.
Vaticano, origine di questa deno-
minazione. XXIII, 50.

pianta prospettica del Belve-
dere, di Mario Cartaro. XXI,
546.

Velitrae, sede vescovile. XV, 501.
Velletri, documenti dell' archivio
della cattedrale. XII, 63.
Venere (Tempio di). XI, 107.
Veneto, annali del secolo XII.
XVII, 237, 526.
Venezia, i Libri Commemoriali
della Repubblica. XX, 225.
Veneziani e Longobardi a Ra-
venna. XVI, 249, 501.
Vermicino. XXV, 92.
Veroli, alcuni documenti riguar-
danti il suo territorio. XXV,
228.

Verrua (Conte di), ambasciatore di
Savoia a Roma. XVI, 450.
Vescovi, loro sedi, nell'antico du-
cato di Roma. XV, 475.
Vespucci (Guidantonio), oratore
in Roma. Lettere. XI, 631.
Vetralla soggetta a Roma. XXV,
365.

distrutta dai Viterbesi. XXIV,
229.

Via Campana. XVII, 82n; XXII,

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Via Portuense. XXII, 449.

Prenestina. XXV, 61.

Salaria. XI, 149; XIV, 113;
XV, 212.

delle sette chiese. XIX, 125.
Vicende della dominazione ponti-
ficia nel Patrimonio di S. Pietro
in Tuscia, dalla traslazione della
sede alla restaurazione dell'AI-
bornoz. XXV, 355.
Vico (Bonifacio di). XXV, 368.
(Giacomo di). XVIII, 8.
(Giovanni). XI, 448.
Manfredi. XX, 186; XXV,
368.

Vicolo dei Porcari. XI, 268.

delle Statue. XIX, 133.
Vicovaro, suo statuto. XIV, 5 n.,
9 n.

Vicus frumentarius. XVII, 71.
Vigna Pia. XXII, 469.
Vignola (Casale). XXIII, 137.
Villa Adriana. XVIII, 260.

Albani. XI, 275.

Chigi. XII, 42.

ad duas lauros. XV, 497;

XXV, 82.

di Faonte. XV, 212.

Patrizi. XI, 275.

di Plinio. XX, 93.

Della Porta. XXII, 457.
Spada. XIV, 13.

Visconti (Ottone), arcivescovo di
Milano. XIV, 254.
Visita di un papa avignonese a'
suoi cardinali. XXII, 371.

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Viterbo, l'archivio Storico del co-
mune. Con indici. XVIII, 5.
269; XIX, 5, 225; XX, 5, 465.
Chiesa di S. Giovanni in Valle,
XXIII, 377.

croniche scritte da frate Fran-
cesco d'Andrea. XXIV, 197,
299.

La fraternita dei Disciplinati,
e degli Aricomandati di Gesù
Cristo. XXIII, 331.

del suo terzo vescovo. XXII,
306.

Vitorchiano. XXIV, 243.
Vivarium e Vivariolum. XVII,
278.

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III.

Indice cronologico dei documenti.

761, luglio 4. *Paolo I ratifica, in un concilio, la fondazione da lui fatta sulle sue case, della chiesa e del monastero dei Ss. Stefano e Silvestro, per riporvi le reliquie dei martiri già sepolti nei cemeteri distrutti. XXII, 254.

797, dicembre 22. *Carlo Magno stabilisce che la chiesa di S. Salvatore serva come ospizio dei pellegrini d'oltremare e luogo di sepoltura per quelli che morranno in Roma. XXIV, 426. 819, aprile... L'abate Andoaldo concede in livello, per la pensione annua di sei denari in argento, ai fratelli Rattilmo e Marino alcuni beni del monastero di S. Salvatore sul monte Amiata, posti nel vico Ulma, in territorio di Soana. XVI, 296.

821, agosto... *Lamperto, soprannominato Butta, di vico Bairano in territorio di Toscanella, vende al monastero di S. Salvatore sul monte Amiata tutti i suoi beni pel prezzo di venti soldi. XVI, 298. 822, ottobre... *Grossone di Vico cede, colla riserva dell'usufrutto, al monastero di S. Salvatore sul monte Amiata, due sue terre, per farvi in una un molino sul fiume Marta e nell'altra una casa. XVI, 300. 823, settembre...

Valprando, figlio di Valperto di Rofano, dona al monastero di S. Salvatore sul monte Amiata molti suoi beni in territorio di Viterbo, Toscanella ed altrove. XVI, 301. 823, novembre... *Transazione fra Immone e Imilfrido, figli di Occini, gastaldo, e Valcari, in conseguenza della rescissione, avvenuta per volontà dell'abate Andoaldo, di un contratto che avean fatto fra loro per la chiesa di S. Stefano in vico Mariano. XVI, 305. 823, novembre 28. * Silvestro sculdascio, figlio di Lupolo, di vico Rumiliano in territorio di Marta, fa pubblica investitura della sua parte del casale Porciano e di altri suoi beni in territorio di Toscanella ad Andoaldo, abate di S. Salvatore sul monte Amiata XVI, 306.

824, marzo... 'Grossone, del fu Orso, abitante in Vico, territorio di Toscanella, vende ad Andoaldo, abate di S. Salvatore sul monte Amiata, alcuni beni pel prezzo di soldi quaranta. XVI, 307. 824 [?], 825 [?], maggio... *Marino, del fu Anderico di vico Mariano, vende ad Andoaldo, abate di S. Salvatore, tutti i suoi beni, ovunque si trovino, pel prezzo di venti soldi. XVI, 309. 824, dicembre... *Mazzone del vico Cimeriano, in territorio di Bagnorea, vende pel prezzo di cento soldi tutti i suoi beni in detto territorio e in quel di Bolsena al monastero di S. Salvatore sul monte Amiata. XVI, 311.

*

825-827 [?], maggio... Agilperto, figlio del fu Leone, chierico, di vico Rofano in territorio di Toscanella, vende, pel prezzo di quindici soldi, ad Andoaldo, abate di S. Salvatore sul monte Amiata, alcuni beni. XVI, 312.

827-829 [?], marzo... L'abate Andoaldo concede in livello a Gisone, del fu Miccone di vico Consa in territorio di Viterbo, i beni, posti nel medesimo territorio, che antecedentemente Gisone aveva venduto al monastero di S. Salvatore. XVI, 314.

838 [?], marzo... *Ildeprando, preposto del monastero di S. Salvatore sul monte Amiata, prende a livello per due anni i beni che già furono di Reginaldo sculdascio di Toscanella. XVI, 317. 838 [?], marzo... *Liutardo, del fu Causifrido di Bagnorea, vende al monastero di S. Salvatore sul monte Amiata una corte in territorio di Bagnorea pel prezzo di sessanta soldi. XVI, 315. 838 [?], marzo... *I fratelli Ussiperto e Tachinaldo, del territorio di Toscanella, vendono quanto possiedono al monastero di S. Salvatore sul monte Amiata pel prezzo di quaranta soldi. XVI, 318. 839 [?], novembre... *Vendita di beni in vico Fontanile, fatta, pel prezzo di sei soldi, al monastero di S. Salvatore sul monte Amiata, da Liofrido del fu Leopoldo del vico suddetto. XVI, 319. 844 [?].... *Sergio II concede al monastero di S. Silvestro la porta e il monastero di S. Valentino, sulla via Flaminia, con tutte le terre ad essi appartenenti, e il ponte Milvio con i suoi dazi e diritti. XXII, 263.

853, luglio 4. Privilegio di Ludovico II, col quale si confermano beni e diritti al monastero di S. Salvatore sul monte Amiata. XVI, 321. 854, agosto 10. *Il pontefice Leone IV dona al monastero di S. Martino in Roma numerosi possedimenti. XXIV, 432. 856, novembre... Miccone, del fu Deusdede, ottiene a livello da Angelperto, preposto del monastero di S. Salvatore sul monte Amiata, alcuni beni posti in vico di S. Martino in Colonnate. XVI, 321. 859 [?], 860 [?], maggio... *Ursacio, del fu Deusdede, riceve a livello da Angelperto, preposto del monastero di S. Salvatore sul monte Amiata, alcune terre in vico Bairano, Flaviano ed altri luoghi. XVI, 323.

864-865 [?], settembre... Concessione livellaria di terre poste in vico di S. Martino in Colonnate, fatta dal preposto del monastero di S. Salvatore sul monte Amiata ai fratelli Angelo e Petriperto. XVI, 325.

866, febbraio... *I fratelli Sabatino e Domenico prendono a livello alcune terre appartenenti alla corte di S. Saturnino in territorio di Toscanella. XVI, 326.

871, agosto.. * Concessione di beni fatta a titolo di livello da Angelperto, preposto del monastero di S. Salvatore sul monte Amiata, a Luminiano per la pensione di dodici denari all'anno. XVI, 328. 872, maggio... * Giovanni del fu Pulcro, del territorio di Orcla, vende al monastero di S. Salvatore sul monte Amiata la sua parte di casale « Vaduspartu» pel prezzo di venti soldi. XVI, 329. 921 [?], 922 [?], gennaio... Anso, prete del vico Capomarta, riceve a livello da Eribrando, preposto della cella di S. Severo, alcuni beni posti nei casali di Marta e Cuziano. XVI, 331.

936, gennaio-luglio. *Teodora figlia di Leone duca e di Cristidula detta Antiochia, col consenso del marito Giovanni, concede a Giorgio un casale detto Fluminale, altro detto di S. Natolia nel territorio Portuense. XXIV, 437; XXV, 218.

946 [?], gennaio 9. *Leone vescovo di Velletri concede in enfiteusi, sino alla terza generazione, a Demetrio quondam (?) Meliosi, console e duca, un monte con molti fondi nel territorio di detta città. XII, 73.

948 [?], 949 [?]. Frammento di donazione fatta da... a Silvestro, abbate del monastero dei Ss. Cosma e Damiano, di una vigna, posta nel luogo detto Quiriniano, e di un molino, situato nell'isola Lycaonia. XXI, 495.

951, giugno... *Carta di obbligazione di Benedetto e Rosa coniugi, ex bico Agella, nel territorio di Sutri, verso Silvestro, abbate del monastero dei Ss. Cosma e Damiano ex bico aurio, che loro aveva concesso un pezzo di terra da ridursi a vigna nel fondo Fonte Mauri. XXI, 498.

*

954, maggio... 'Benedetto, tribuno di Sutri, dona alla chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo, posta nel territorio di Sutri, ed all'abbate Silvestro, terre ed orti posti dentro e fuori del castello deserto « qui bocatur Monte Maiurinulo ». XXI, 500.

955, marzo 25. Agapito II conferma al monastero di S. Silvestro, e per esso al suo abate Leone, il monastero medesimo con tutti i suoi beni rustici ed urbani, designandoli ad uno ad uno. XXII, 265. 957, maggio 24. 'Anastasia, ed il figlio Sico, concedono ai coniugi Giovanni e Teudilda una vigna posta nel fondo Balerano. XXI, 502. 958, gennaio... Giovanni, tribuno, col consenso del tribuno Giorgio,

*

suo padre, dà a titolo di permuta a Silvestro, abbate del monastero

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